Come ottenere il massimo dall’AI in hotel

In questa guida ti porteremo ad esplorare nuovi orizzonti. Dalle prossime righe, infatti:

  • Entrerai in contatto con nuove prospettive;
  • Scoprirai come utilizzare i nuovi trend tecnologici, per risparmiare tempo nelle tue attività lavorative;
  • Otterrai dei consigli innovativi, che tutti gli albergatori vorrebbero conoscere per semplificare il proprio lavoro.

 

In poche parole, ci addentreremo all’interno dell’intelligenza artificiale applicata al mondo ricettivo. Prima di iniziare questo viaggio è necessario rispondere a una domanda:

Perché oggi non si può più fare a meno dell’intelligenza artificiale?

Partiamo con dei dati. Nel 2016, McKinsey & Company aveva stimato che il 70% del lavoro in ambito turistico poteva essere sostituito dalla tecnologia. Certo, stiamo parlando di molti anni fa, ma se all’epoca era un concetto predittivo, oggi è definitivamente appurato.

Inoltre, il mercato dell’intelligenza artificiale, in Italia, oggi vale 1,1 miliardi di euro e si stima possa crescere fino a raggiungere 1,4 miliardi di euro. Dopo questo cocktail di dati, possiamo iniziare il nostro viaggio all’interno dell’AI applicata al settore turistico.

A volte utilizzeremo la sigla “AI” all’interno del testo. Queste due lettere corrispondono all’abbreviazione di “Artificial Intelligence”, intelligenza artificiale in inglese. Quindi AI = intelligenza artificiale.

Ok, iniziamo!

 

Come è possibile trarre il massimo vantaggio dalle campagne pubblicitarie grazie all’AI?

 

La risposta a questa domanda ci offre diverse prospettive interessanti. Vediamole per punti:

  • È possibile analizzare le interazioni delle persone sul tuo sito web o sui tuoi social media, per creare delle campagne più potenti grazie all’AI

Tracciando i visitatori sul tuo sito web, riuscirai a creare campagne di remarketing mirate alle esigenze specifiche delle persone.

Ecco un esempio pratico:

da una parte c’è Alfredo, albergatore dell’Hotel Astor con la piscina a Firenze. Dall’altra parte ci sono 3001 turisti, che sono passati dal sito dell’Hotel Astor nell’ultimo mese per cercare una struttura con la piscina a Firenze.

Alfredo in questo caso è avvantaggiato perché, grazie all’AI, sa esattamente che 3001 turisti sono interessati a una proprietà con la piscina in Toscana. All’albergatore, ora, non resta che creare una campagna di remarketing che mostri il proprio servizio della piscina, per catturare l’attenzione di quelle persone.

In pratica, si mostra attraverso campagne pubblicitarie ciò che gli ospiti cercano, con l’obiettivo di massimizzare le vendite.

 

Tutte le principali piattaforme di advertising, le più utilizzate sono Meta e Google Ads, forniscono la possibilità di lanciare campagne di remarketing che, come spiegato precedentemente, permettono di mostrare un annuncio pubblicitario alle persone che hanno già visualizzato il tuo sito web o interagito con i tuoi social, ma questa è solo una delle tante opportunità.

L’AI nelle campagne pubblicitarie lavora a tantissimi altri livelli, individuando segmenti di pubblico affini, sulla combinazione delle creatività, nella creazione di annunci in modo automatico e in tantissimi altri modi.

 

  • È possibile analizzare i diversi dati dei tuoi clienti (la cronologia delle ricerche e quella degli acquisti), per identificare i tempi e i canali migliori dove mostrare le tue campagne pubblicitarie

 

Esempio:

è mercoledì, verso gli inizi di maggio. Luca cerca su Google un hotel con la spa. La sua idea è di andarci nel weekend per staccare la spina. Ci troviamo davanti a una persona che vuole soddisfare un’esigenza il prima possibile (appunto, nel weekend).

Ora sarebbe controproducente mostrare a Luca, sei mesi dopo, una pubblicità con il tuo hotel che offre la spa, perché i tempi non coincidono per niente. È molto più sensato e profittevole mostrare il messaggio pubblicitario nel posto giusto e nel momento giusto. Solo così aumenterai le chance che la persona prenoti nella tua struttura.

In questo caso ci vengono in aiuto i segmenti in-market, messi a disposizione da Google Ads. Essi permettono di mostrare un messaggio pubblicitario, attraverso Google Ads, a una categoria di potenziali clienti interessati all’acquisto di un servizio specifico (le categorie che puoi selezionare sono ad esempio occasioni o viaggi).

Continua a leggere per scoprire come l’AI sta influenzando la vita di molti operatori turistici.

 

RMS e intelligenza artificiale: che cosa possono produrre assieme?

Attualmente esistono due tipologie di RMS: quelli classici e quelli basati sull’AI. Guardiamoli entrambi.

Il classico Revenue Management System tiene conto di diverse variabili, come l’occupazione, i prezzi dei competitor e il livello della domanda di mercato, per gestire i prezzi.

 

In pratica, l’algoritmo funziona su una base: se l’occupazione aumenta dell’”X” percento, il prezzo aumenta di “Y” euro o “Z” percento.

Questi sistemi sono facili da utilizzare, ma purtroppo i loro risultati sono molto limitati (proprio per via della loro semplicità). Per fortuna, esistono meccanismi più avanzati con maggiori benefici. Appunto, gli RMS basati sull’intelligenza artificiale. Questi sistemi riescono a rispondere al cambiamento della domanda turistica, attraverso l’apprendimento automatico.

Ad esempio: per stabilire quale prezzo inserire il 4 giugno, l’RMS terrà conto dell’afflusso turistico verificatosi in struttura negli anni scorsi e in quella data, oltre a decine e decine di altri parametri, come ad esempio: la pressione della domanda sulla località, le strategie di pricing dei competitor, le previsioni meteo, ecc.

Questo approccio porta grandi risultati, perché è un sistema che lavora per gran parte da solo. Ma, attenzione, ci sono anche dei limiti…

 

Gli RMS basati sull’AI non possono tenere conto di eventuali imprevisti, come eventi legati al meteo o alla località, fatti di cronaca o altro che possa influenzare le scelte dei viaggiatori ed hanno delle limitazioni di impostazione (alcuni RMS salgono solo di prezzo o bloccano la tariffa). Per questo quando si utilizzano certi software è consigliato il supporto di un revenue manager esperto.

Ottimo. Ora, procediamo verso altre opportunità.

 

Recensioni e AI: dove siamo arrivati?

Ecco cosa può fare l’AI applicata alle recensioni:

  • Analisi

È possibile aggregare le varie recensioni per ottenere delle informazioni importantissime.

Esatto! Grazie all’intelligenza artificiale puoi ricavare l’impressione che gli ospiti hanno verso la tua struttura.

Magari metti meglio a fuoco che i clienti sono contenti della tua pulizia… ma un po’ meno della tua colazione e in particolare più ospiti, su diversi canali, segnalano che la qualità del caffè al mattino non è soddisfacente. In pratica, in pochi secondi, hai una panoramica su quali aspetti specifici potenziare del tuo hotel, grazie all’analisi delle recensioni.

Quest’analisi è possibile ottenerla in modo aggregato per tutti i canali grazie a Travel Appeal, per esempio, piattaforma per gestire la propria reputazione online, creare report automatici e aumentare la soddisfazione dei propri clienti.

 

  • Il target adatto

È possibile raccogliere e aggregare tutte le recensioni, per analizzare sempre più a fondo, quali sono le caratteristiche dei clienti target (il tutto in maniera automatica, sempre grazie all’AI).

“Ma perché è così importante conoscere a fondo il proprio target di clientela?”

Vediamo la risposta qui sotto.

Mettiamo il caso che Luca voglia testare una nuova offerta per il suo hotel. Per poterla strutturare, serve capire a chi è rivolta l’offerta, qual è l’esigenza che vuole soddisfare e così via. Senza questi dati fondamentali, Luca si troverebbe a proporre un messaggio pubblicitario totalmente inefficace.

Esempio pratico: Luca, analizzando le recensioni del suo hotel, scopre un forte interesse per i trattamenti da fare insieme proposti dalla spa, da parte delle coppie oltre i 30 anni.In questo caso, il nostro protagonista può decidere di realizzare un’offerta su questa linea:

“Per i prossimi tre weekend, le coppie avranno uno sconto del 15%, sui trattamenti spa, soggiornando almeno 3 notti “. Potrà scegliere l’immagine adatta in cui le coppie possano identificarsi e il segmento di pubblico con interessi coerenti per età e stile di vita, per pubblicizzarla.

Un’altra sezione è giunta al termine ma questo non vuol dire che le sorprese siano finite. Anzi, ti dirò di più.

Il prossimo punto è uno dei preferiti dalla maggior parte degli albergatori. Il perché, lo scoprirai tra qualche riga.

 

Come risparmiare tempo creando contenuti per il tuo hotel con un semplice click

Una delle innovazioni più potenti che ha portato l’intelligenza artificiale, è senza dubbio la possibilità di scrivere dei contenuti in un battito di ciglia.

Non ci credi?

Ti mostriamo subito come fare.

  • Registrati (se non l’hai ancora fatto)

Ottimo, da qui in poi possiamo generare una quantità di contenuti.

  • Ricopia il testo tra virgolette, che trovi qui sotto, nella barra inferiore di ChatGPT:

“Agisci come un social media manager. Sono un hotel di Arenzano che ha 34 camere, la piscina e il solarium. Crea la caption di un post per Instagram che invogli le coppie a passare un weekend romantico in questa struttura”.

(Al posto di hotel con 34 camere ad Arenzano, inserisci le caratteristiche della tua struttura).

Ora, in pochi secondi, comparirà davanti a te un contenuto per Instagram.

Fantascienza? No, intelligenza artificiale.

  • È sempre necessario controllare e ottimizzare il risultato che ti restituisce ChatGPT.

Esempio: se scrivi un prompt di questo genere…

“Agisci come un social media manager. Crea un post per LinkedIn che risalti i punti di forza del mio hotel, come per esempio la piscina indoor e outdoor. Concludi dicendo che è possibile prenotare direttamente sul sito della struttura”.

… ChatGPT ti restituirà un risultato più o meno simile:

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Vi presento il gioiello nascosto della nostra struttura: l’hotel che incanta tutti i sensi! 🌟

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Se siete alla ricerca di un’oasi di relax, siete nel posto giusto! Il nostro hotel vanta una fantastica piscina indoor e outdoor, pronte ad accogliervi in ogni stagione. Un tuffo rigenerante nella piscina indoor, circondata da un ambiente caldo e accogliente, o un’esperienza di puro piacere nella piscina all’aperto, con vista panoramica mozzafiato. Scegliete voi, noi abbiamo il paradiso acquatico pronto per voi! 💦

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Non vediamo l’ora di accogliervi nel nostro hotel per regalarvi momenti indimenticabili. Prenotate direttamente sul nostro sito ufficiale [Inserire il link del sito] per usufruire delle migliori offerte e garantirvi un soggiorno da sogno. Vi aspettiamo! 🎉

Come puoi vedere il risultato restituito non è del tutto ottimale ma è comunque una base da cui partire, per questo è fondamentale correggere e sistemare i risultati che ti fornisce ChatGPT. Spesso, infatti, il linguaggio non è spontaneo e bisogna ottimizzarlo nella forma e nel lessico, ma soprattutto personalizzarlo per valorizzare le caratteristiche uniche della tua struttura.

Abbiamo appena concluso un’altra tappa fondamentale.

 

Nello specifico, ecco cosa hai scoperto finora:

  • Come massimizzare il ritorno sull’investimento nelle tue campagne pubblicitarie, grazie all’AI;
  • Come utilizzare le recensioni per aumentare le tue entrate d’hotel, sempre grazie all’AI;
  • Come creare contenuti, per la tua struttura, nella metà del tempo rispetto ai tuoi concorrenti (grazie ChatGPT!).

Ora è arrivato il momento di trattare un argomento che non può più passare inosservato.

Siamo sicuri che in molti utilizzano questi programmi nel customer care. E, dopo la lettura delle prossime righe, scoprirai come esplodere il loro potenziale, per aumentare le tue prenotazioni dirette.

 

Chatbot e AI

Il turismo del domani sarà profondamente diverso da come lo conosciamo oggi. Uno degli aspetti su cui ci sarà un cambiamento drastico è sicuramente l’interazione uomo-macchina, ovvero i chatbot. I chatbot sono dei programmi dove la persona interagisce, via chat, con la tecnologia e non con un essere umano.

Esempio pratico:

Marco entra nel sito di un hotel. Desidera prenotare una stanza, in pochi minuti, perché va di fretta. Non vuole perdere tempo nel chiamare la reception e chiedere se la struttura è adatta anche per il suo cane. Così, clicca sulla chat presente nel sito e chiede più informazioni.

 

Al di là della chat non vi è una persona, ma solamente un programma addestrato a fornire determinate risposte.

In pratica, è lo stesso strumento che sempre più aziende stanno implementando per assistere il (potenziale) cliente, al posto di pagare una persona che stia tutto il giorno a monitorare la chat. Bene, possiamo trovare due tipologie di chatbot, quelli basati sulle regole e quelli basati sull’intelligenza artificiale.

I primi funzionano in maniera molto semplice. La chat pone una domanda, come per esempio “Desideri vedere le nostre offerte speciali?”. 

L’utente potrà rispondere solo in base ai pulsanti d’azione presenti. Qui nella foto un esempio preso dal web.

Poi ci sono i chatbot basati sull’intelligenza artificiale.  Questi ultimi sono in grado di simulare una conversazione con una persona reale in automatico (per farti comprendere la loro potenza).

 

Ma perché bisognerebbe adottare un chatbot nella tua struttura?

I motivi sono molti, vediamoli per punti:

  • Assistenza al cliente in ogni momento

Utilizzare un chatbot ti permette di assistere gli utenti, sul tuo sito, a qualsiasi orario. Questo è un grandissimo vantaggio.

Al giorno d’oggi, infatti, i consumatori sono diventati sempre più esigenti. Desiderano avere risposta alle loro domande nel tempo più breve possibile. Per fortuna che, con la tecnologia, possiamo soddisfare sempre più bisogni dei futuri clienti.

  • Aumento delle prenotazioni dirette

I chatbot possono essere inseriti nella chat di Facebook, in quella di Instagram e nei vari social network. Questa onnipresenza permette di stimolare una conversazione con l’utente, per portarlo verso l’acquisto.

Immagina: una tua potenziale cliente, Anna, una notte non riesce a dormire, allora si sveglia e accende il PC per prenotarsi una vacanza. Durante la ricerca degli hotel, incontra la pagina Facebook della tua struttura. Al suo interno, Anna, apre la chat per richiedere assistenza. Sono le 4 del mattino quindi non si aspetta una risposta.

Ed è qui che entra in gioco il chatbot. Nel giro di qualche secondo, Anna riceve una risposta dalla chat. La conversazione tra intelligenza artificiale e la protagonista continua, fino a concludersi in una vendita (il chatbot ha semplicemente inviato in chat un link per prenotare la stanza d’hotel).

  • Comunicare in più lingue

Molti hotel ricevono ospiti da tutto il mondo. Quindi, non sarebbe fantastico se il chatbot riuscisse a rispondere e fornire assistenza in più lingue? Beh, grazie all’intelligenza artificiale questo è possibile. Se adotterai un chatbot basato sull’AI, potrai fornire assistenza 24/7 e soprattutto in più lingue.

  • Opportunità di up-selling e cross-selling

Prendiamo di nuovo, in esempio, la scenetta di Anna che prenota la stanza d’hotel attraverso il chatbot…Come stavamo dicendo, Anna ha finalizzato la prenotazione grazie al chatbot, ma attenzione, il ruolo della chat non è concluso.

Infatti, il software, proprio in questo momento, andrà a proporre un up-selling o un cross-selling che dia un valore aggiuntivo all’ospite. La protagonista, ora, può decidere di accettare (quindi il chatbot invia il link per pagare) oppure di rifiutare (quindi il chatbot semplicemente ringrazia).

 

Conclusione

Questo tour futuristico è arrivato alla stazione di arrivo.

In questo viaggio abbiamo scoperto 5 prospettive grandiose:

– L’AI nelle campagne pubblicitarie per aumentare il ritorno sull’investimento;

– L’AI applicata agli RMS per ottimizzare tempo e profitti;

– L’AI e la reputazione d’hotel per offrire ciò che i tuoi ospiti desiderano;

– L’AI e i contenuti per creare una grossa quantità di testi scritti;

– L’AI applicata al chatbot per fornire assistenza 24/7 e in più lingue.

Quale delle innovazioni presentate inizierai ad implementare?

Questo è solo l’inizio di un futuro ancor più tecnologico che ci sta aspettando. Noi non vediamo l’ora di vederlo. Anche tu?

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